Giuseppe Giannini (Napoli, 15 novembre 1886 – Roma, 23 febbraio 1962) è stato un avvocato, giurista e politico italiano, considerato uno dei padri fondatori della Democrazia%20Cristiana.
Biografia:
Formazione e Carriera: Laureato in giurisprudenza, esercitò la professione di avvocato. Si dedicò anche all'insegnamento universitario, diventando professore di diritto amministrativo.
Impegno Politico: Sin da giovane, Giannini fu attivo nel movimento cattolico. Durante il periodo fascista, mantenne un profilo discreto, ma continuò a coltivare rapporti con figure che avrebbero poi contribuito alla fondazione della Democrazia%20Cristiana.
Ruolo nella Democrazia Cristiana: Dopo la caduta del fascismo, fu tra i promotori della Democrazia%20Cristiana, partecipando attivamente alla redazione dello Statuto del partito.
Costituente: Fu eletto all'Assemblea Costituente, dove diede un contributo significativo alla stesura della Costituzione%20Italiana, soprattutto per quanto riguarda i principi di giustizia%20sociale e la tutela dei diritti dei lavoratori.
Attività Parlamentare: Eletto deputato nelle prime legislature repubblicane, si distinse per la sua competenza giuridica e per il suo impegno nella difesa dei principi costituzionali.
Contributi: Giannini è ricordato soprattutto per il suo contributo alla formulazione dei principi ispiratori della Democrazia%20Cristiana e per il suo ruolo di mediatore tra le diverse anime del partito. Fu un convinto sostenitore dell'importanza della collaborazione%20tra%20Stato%20e%20Chiesa nel rispetto della reciproca autonomia.
Morte: Morì a Roma nel 1962.